Reato di Usura – Articolo 644 codice penale

1. Cos’è il reato di Usura.

L’Usura, disciplinata dall’Articolo 644 del Codice Penale (inserito tra i delitti contro il patrimonio), si configura quando una persona concede denaro o altra utilità a condizioni sproporzionate, ottenendo interessi superiori alla soglia stabilita dalla legge (TEGM).

Il delitto ha una duplice natura: è oggettivo quando il tasso supera il limite legale (usura presunta) ed è soggettivo quando, pur restando sotto soglia, l’autore approfitta dello stato di bisogno o della difficoltà economica altrui. Si tratta di una condotta che danneggia la vittima e l’intero sistema economico. Data la sua gravità e l’alto rischio di connessione con la criminalità organizzata, l’usura comporta conseguenze penali severe che richiedono un’immediata e competente valutazione legale.


2. Testo dell’articolo 644 codice penale: condotte punite e pene previste.

L’Articolo 644 del Codice Penale disciplina con rigore il reato di Usura, indicando le condotte punite e le pene previste. Il legislatore distingue tra usura oggettiva (o propria), che si configura per il semplice superamento della soglia d’interesse stabilita dalla legge (T.E.G.M.), e usura soggettiva, che punisce lo sfruttamento della difficoltà altrui. Comprendere questa duplice natura è fondamentale per valutare la gravità del reato, data la sua lesione al sistema economico.

Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 643, si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di una prestazione di denaro o di altra utilità, interessi o altri vantaggi usurari, è punito con la reclusione da due a dieci anni e con la multa da euro 5.000 a euro 30.000.

Alla stessa pena soggiace chi, fuori del caso di concorso nel delitto previsto dal primo comma, procura a taluno una somma di denaro o altra utilità facendo dare o promettere, a sé o ad altri, per la mediazione, un compenso usurario.

La legge stabilisce il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari.

Sono altresì usurari gli interessi, anche se inferiori a tale limite, e gli altri vantaggi o compensi che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all’opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria.

Per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito. Le pene per i fatti di cui al primo e secondo comma sono aumentate da un terzo alla metà:

  • se il colpevole ha agito nell’esercizio di una attività professionale, bancaria o di intermediazione finanziaria mobiliare;
  • se il colpevole ha richiesto in garanzia partecipazioni o quote societarie o aziendali o proprietà immobiliari;
  • se il reato è commesso in danno di chi si trova in stato di bisogno;
  • se il reato è commesso in danno di chi svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale;
  • se il reato è commesso da persona sottoposta con provvedimento definitivo alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale durante il periodo previsto di applicazione e fino a tre anni dal momento in cui è cessata l’esecuzione.

Nel caso di condanna, o di applicazione di pena ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per uno dei delitti di cui al presente articolo, è sempre ordinata la confisca dei beni che costituiscono prezzo o profitto del reato ovvero di somme di denaro, beni e utilità di cui il reo ha la disponibilità anche per interposta persona per un importo pari al valore degli interessi o degli altri vantaggi o compensi usurari, salvi i diritti della persona offesa dal reato alle restituzioni e al risarcimento dei danni.


3. Note procedurali dell’articolo 644 codice penale: arresto, misure cautelari, prescrizione…

Il reato di Usura, per la sua gravità e l’alto rischio di connessione con la criminalità organizzata, è oggetto di particolare attenzione anche sul piano procedurale. Le norme prevedono l’applicabilità di severe misure cautelari reali (sequestro dei beni) e l’applicazione di un regime cautelare personale rigoroso (anche delitto ostativo). Comprendere questi aspetti è fondamentale per impostare una difesa efficace o per tutelare in modo concreto i diritti della vittima e l’eventuale recupero del denaro sottratto.

  • Arresto e Fermo di Indiziato: L’arresto è facoltativo in flagranza (Art. 381 c.p.p.). Il Fermo di indiziato di delitto è consentito (Art. 384 c.p.p.), applicabile in presenza di gravi indizi di colpevolezza e pericolo di fuga.
  • Misure Cautelari e Intercettazioni: Le misure cautelari personali sono pienamente consentite (Artt. 280 e 287 c.p.p.). Le Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni sono ammesse come mezzo di ricerca della prova (Art. 266 c.p.p.), data la natura spesso occulta del reato.
  • Autorità Giudiziaria Competente: Il reato è sempre di competenza del Tribunale collegiale (Art. 33-bis, lett. c, c.p.p.), a conferma della gravità e dell’allarme sociale della fattispecie.
  • Procedibilità e Udienza: La procedibilità è d’ufficio (Art. 50 c.p.p.), senza necessità di querela. L’Udienza preliminare è prevista (Artt. 416 e 418 c.p.p.).
  • Natura del Reato e Svolgimento: Il reato tutela il patrimonio contro condotte usurarie. È un reato comune, a forma libera (vincolata in alcune ipotesi aggravate) e ha natura istantanea, consumandosi al momento della promessa o dell’accordo usurario.
  • Elemento Psicologico e Tentativo: Richiede dolo generico (volontà e consapevolezza di trarre un profitto illecito con la consapevolezza della natura usuraria). Il Tentativo è configurabile secondo l’orientamento prevalente.
  • Prescrizione e Termini: La prescrizione è fissata in 10 anni per le ipotesi base e in 15 anni per le ipotesi aggravate. I Termini di custodia cautelare sono medi (Art. 303 c.p.p.).
  • Benefici e Pene Accessorie: La Declaratoria di non punibilità e la Messa alla prova (Art. 168-bis c.p.) non sono concedibili. È prevista la pena accessoria di Incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione (Art. 32-quater c.p.).

4. Esempi di casi reali del reato di Usura.

Per comprendere meglio come si concretizza il reato di usura, è utile analizzare alcuni casi pratici che mostrano la duplice natura del reato (oggettiva e soggettiva) e i percorsi legali seguiti dalle autorità per accertare le responsabilità.

Esempi dal punto di vista del presunto autore.

Il caso di Mario, titolare di un’attività di prestiti privati. Mario, titolare di prestiti non registrati, concede 10.000 euro a un imprenditore in difficoltà, chiedendo un interesse mensile del 10%, ben oltre il tasso-soglia. L’accusa di usura si basa sul superamento oggettivo del T.E.G.M.. L’autorità giudiziaria procede al sequestro dei conti, applicando la Cassazione sulla confiscabilità del profitto derivante dagli interessi usurari (Sentenza n. 16045/2023).

L’accordo di Luigi, mediatore finanziario abusivo. Luigi, mediatore finanziario abusivo, ottiene un finanziamento per Carla, trattenendo una commissione del 20%, considerata usuraria. La Cassazione (Sentenza n. 7576/2021) conferma il reato sia per usura (per il compenso sproporzionato) sia per esercizio abusivo di attività finanziaria. Questo esempio sottolinea l’importanza del concorso di reati quando si opera senza le dovute registrazioni.

Antonio e il debito di gioco di Fabio. Antonio presta 5.000 euro a Fabio, appassionato di gioco d’azzardo, imponendo un interesse del 15% mensile. Il caso rientra nell’aggravante dello stato di bisogno, che si configura anche quando il debito è legato a un’attività illecita o socialmente riprovevole. La Cassazione (Sentenza n. 23880/2020) conferma che l’approfittamento della difficoltà economica o della vulnerabilità integra il reato.

Esempi dal punto di vista della persona offesa.

Giovanni, imprenditore in crisi di liquidità. Giovanni, imprenditore in crisi, ottiene un prestito con un tasso del 12% mensile. Non riuscendo a rientrare, subisce pressioni crescenti, culminate nella richiesta di quote societarie come garanzia. La Corte (Sentenza n. 19134/2022) valuta il tasso sproporzionato rispetto al prestito e alla crisi di liquidità dell’imprenditore. La tua assistenza è cruciale per dimostrare il tasso usurario e le pressioni subite.

Paola e il mutuo con clausole usurarie. Paola firma un contratto di mutuo con un mediatore, ignara delle condizioni capestro che le impongono commissioni usurarie. La Cassazione (Sentenza n. 26214/2017) conferma che il reato si configura anche in presenza di difficoltà economiche momentanee, se il compenso richiesto per la mediazione è sproporzionato, spostando l’attenzione dall’interesse sul capitale alla mediazione stessa.

Luca e il tasso oltre soglia imposto da una banca. Luca apre un conto corrente con un fido che applica tassi di interesse oltre la soglia legale. La Cassazione (Sentenza n. 45642/2015) stabilisce che gli interessi usurari calcolati e contabilizzati dalla banca costituiscono profitto confiscabile. Questo esempio mostra che la vittima di usura può essere anche il cliente di un istituto finanziario e che il reato è di natura oggettiva.


5. Cosa dice la Cassazione (con spiegazione) sul reato di Usura.

Le sentenze della Corte di Cassazione rappresentano un punto di riferimento fondamentale per comprendere l’interpretazione e l’applicazione dell’Articolo 644 c.p. Attraverso le massime giurisprudenziali, è possibile capire come il reato si configuri sia per il superamento oggettivo della soglia d’usura (T.E.G.M.), sia per l’approfittamento dello stato di bisogno (l’usura soggettiva). L’analisi chiarisce come vengono valutati i tassi d’interesse e quali criteri adottano i giudici per distinguere tra casi concreti.

Massima: «In tema di usura, il profitto confiscabile ai sensi dell’art. 644, comma sesto, cod. pen., identificandosi, conformemente alla generale nozione di profitto del reato, nell’effettivo arricchimento patrimoniale conseguito, in rapporto di immediata e diretta derivazione causale dalla condotta illecita, coincide con gli interessi usurari concretamente corrisposti» (Cass. pen., n. 16045/2023). Spiegazione: Questa massima chiarisce che il profitto confiscabile nel reato di usura non si limita agli interessi pattuiti, ma include quelli effettivamente pagati dalla vittima. È un principio fondamentale per assicurare la restituzione di somme illecitamente ottenute.

Massima: «In tema di usura, l’aggravante dello ‘stato di bisogno’ è configurabile nel solo caso in cui sussista una particolare condizione psicologica, determinata da un impellente assillo di natura economica, in presenza della quale il soggetto passivo subisca una limitazione della libertà di autodeterminazione che lo induce a ricorrere al credito e ad accettare condizioni usurarie» (Cass. pen., n. 1255/2022). Spiegazione: La Corte precisa che l’aggravante dello stato di bisogno si applica solo se la vittima è in una condizione psicologica di grave disagio economico che ne limita la capacità di decidere liberamente, portandola ad accettare tassi usurari.

Massima: «Ai fini della sussistenza del reato di usura in concreto, il giudice, oltre alla condizione di difficoltà economica della vittima, deve valutare esclusivamente la sussistenza dell’eventuale sproporzione tra prestito in denaro e controprestazione in natura, senza che rilevino i parametri di valutazione dell’usura legale» (Cass. pen., n. 19134/2022). Spiegazione: Questa massima evidenzia che, nel caso di usura in concreto, è fondamentale verificare la sproporzione tra ciò che la vittima ha ricevuto e ciò che ha dato in cambio, senza basarsi unicamente sui tassi previsti dalla legge.

Massima: «Il delitto di usura si configura come reato a condotta frazionata o a consumazione prolungata, sicché i pagamenti o i comportamenti compiuti in esecuzione del patto usurario non costituiscono un ‘post factum’ non punibile ma segnano il momento consumativo del reato da cui computare il termine di prescrizione» (Cass. pen., n. 35878/2020). Spiegazione: Il reato di usura non si esaurisce con l’accordo iniziale, ma si consuma con ogni pagamento fatto dalla vittima. Questo implica che il termine di prescrizione decorre dall’ultimo pagamento effettuato.

Massima: «In tema di usura, lo stato di bisogno in cui deve trovarsi la vittima per integrare la circostanza aggravante di cui all’art. 644, comma quinto, n. 3 cod. pen. può essere di qualsiasi natura, specie e grado e può quindi derivare anche dall’aver contratto debiti per il vizio del gioco d’azzardo» (Cass. pen., n. 23880/2020). Spiegazione: La Corte sottolinea che lo stato di bisogno non deve necessariamente essere considerato “meritevole” dal punto di vista sociale. Anche debiti contratti per il gioco d’azzardo possono costituire uno stato di bisogno valido per configurare l’aggravante.

Massima: «Il delitto di esercizio abusivo di attività finanziaria, di cui all’art. 132 d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385, concorre materialmente con quello di usura ex art. 644 cod. pen. in ragione della diversità dei beni giuridici tutelati» (Cass. pen., Sez. II, n. 7576/2021). Spiegazione: La Cassazione chiarisce che i reati di usura e di esercizio abusivo di attività finanziaria sono distinti e possono coesistere. L’usura tutela il patrimonio delle vittime, mentre l’esercizio abusivo tutela il controllo pubblico sulle attività finanziarie.

Massima: «In tema di usura cosiddetta in concreto, per l’accertamento della ‘condizione di difficoltà economica’ della vittima deve aversi riguardo alla carenza, anche solo momentanea, di liquidità, a fronte di una condizione patrimoniale di base nel complesso sana» (Cass. pen., n. 26214/2017). Spiegazione: Anche una difficoltà economica temporanea, come la mancanza di liquidità immediata, può integrare la condizione necessaria per configurare l’usura in concreto, indipendentemente dalla solidità complessiva del patrimonio della vittima.


6. Cosa fare se sei coinvolto nel reato di Usura.

Il reato di Usura è una fattispecie complessa che richiede un’attenta valutazione legale. La Cassazione sottolinea l’importanza di analizzare sia il superamento oggettivo del tasso-soglia (TEGM), sia l’approfittamento dello stato di bisogno della vittima. La legge, essendo il reato procedibile d’ufficio, prevede strumenti incisivi come la confisca del profitto, rendendo la tutela dei diritti essenziale.

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