Reato di Furto (art. 624 c.p.)

1. Introduzione al reato di Furto

Il reato di Furto, disciplinato dall’articolo 624 del Codice Penale, rientra nei delitti contro il patrimonio, ed è collocato nel Titolo XIII, Capo I, dedicato ai delitti contro il patrimonio mediante sottrazione. Questo reato si configura quando una persona si impossessa di un bene mobile altrui, sottraendolo al legittimo possessore con l’intenzione di trarne profitto.

Le conseguenze legali del furto possono essere particolarmente gravi, soprattutto in presenza di circostanze aggravanti come:

  • Uso di violenza sulle cose.
  • Introduzione in un’abitazione privata.
  • Sottrazione di beni di rilevante valore economico.

Se sei coinvolto in una vicenda di furto, sia come indagato sia come vittima, è essenziale comprendere i tuoi diritti e valutare i passi da intraprendere. Una consulenza legale personalizzata può fare la differenza per affrontare le problematiche legate a questa fattispecie di reato.

Visita la sezione Contatti del sito per ricevere un’assistenza professionale dedicata.

2. Testo dell’art. 624 c.p.: condotte punite e pene previste

Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.

Agli effetti della legge penale, si considera cosa mobile anche l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia un valore economico.

Il delitto è punibile a querela della persona offesa. Si procede, tuttavia, d’ufficio se la persona offesa è incapace, per età o per infermità, ovvero se ricorre taluna delle circostanze di cui all’articolo 625, numeri 7, salvo che il fatto sia commesso su cose esposte alla pubblica fede, e 7-bis.

3. Note procedurali dell’art. 624 c.p.

Arresto:

  • Obbligatorio in flagranza: Se ricorrono aggravanti specifiche come quelle previste dall’art. 4 della legge 8 agosto 1977, n. 533, o dall’art. 625, primo comma, numeri 2 (prima ipotesi), 3, 5 o 7-bis.**
    Tuttavia, l’arresto non è obbligatorio se si applica la circostanza attenuante dell’art. 62, n. 4.
  • Facoltativo in flagranza: Negli altri casi previsti dall’art. 381, lett. g, c.p.p.
  • Fermo di indiziato di delitto:
    • Consentito in presenza di aggravanti come quelle dell’art. 4 della legge 8 agosto 1977, n. 533, o nei casi di cui al comma 2 dell’art. 625.
  • Misure cautelari personali:
    • Possibili in relazione al furto semplice, specialmente nella fase di convalida dell’arresto.
  • Intercettazioni:
    • Ammesse come mezzo di ricerca della prova nei casi previsti dall’art. 625 o in presenza delle aggravanti previste dall’art. 4 della legge 8 agosto 1977, n. 533.
  • Autorità giudiziaria competente:
    • Il reato è di competenza del Tribunale monocratico (art. 33-ter c.p.p.).
  • Procedibilità:
    • Perseguibile a querela della persona offesa, salvo i casi di procedibilità d’ufficio specificati nel comma 3 dell’art. 624 e nelle altre circostanze previste dalla legge.
  • Udienza preliminare:
    • Non prevista per il furto semplice (art. 550 c.p.p.).
    • Prevista in caso di aggravanti specifiche (art. 416 e 418 c.p.p.).
  • Termini custodiali:
    • Di breve durata, come previsto dall’art. 303 c.p.p..
  • Bene tutelato:
    • Patrimonio, possesso e detenzione del bene sottratto.
  • Tipologia del reato:
    • Comune, configurabile indipendentemente dalla qualifica dell’autore.
  • Forma di esecuzione:
    • Libera, purché includa la sottrazione della cosa a chi la detiene.
  • Svolgimento del reato:
    • Si perfeziona con l’evento di sottrazione e impossessamento.
  • Natura del reato:
    • Istantaneo, consumato nel momento della sottrazione.
  • Prescrizione:
    • 6 anni per il furto semplice.
    • 10 anni nei casi di furto aggravato previsti dall’art. 625, comma 2, e dall’art. 4 della legge 8 agosto 1977, n. 533.
  • Elemento psicologico:
    • Richiede dolo specifico, ovvero l’intenzione di trarre profitto dal bene sottratto.
  • Tentativo:
    • Configurabile se la sottrazione non si perfeziona per cause indipendenti dalla volontà dell’autore.
  • Declaratoria di non punibilità per tenuità del fatto:
    • Applicabile nei casi di minima offensività della condotta.
  • Messa alla prova (art. 168-bis c.p.):
    • Consentita se ricorrono i presupposti normativi.

Questo schema aiuta a comprendere la complessità delle norme procedurali legate al reato di furto, evidenziando l’importanza di una consulenza legale personalizzata per gestire al meglio ogni situazione.

Visita la sezione Contatti del sito per ricevere assistenza legale dedicata.

4. Esempi pratici del reato di Furto

Dalla parte del presunto autore

  • Furto per dispetto verso un collega
    Paolo sottrae un oggetto personale di un collega per vendetta, senza guadagno economico. Anche questo comportamento configura furto, poiché il dolo può consistere in un vantaggio psicologico (Cass. pen. n. 4144/2021).
  • Asportazione di beni da un immobile confiscato
    Giovanni rimuove porte e infissi da una villa confiscata dallo Stato, configurando furto poiché i beni non sono più di sua proprietà (Cass. pen. n. 19949/2023).
  • Utilizzo improprio di carburante aziendale
    Luca usa il carburante dell’azienda per fini personali, pur avendolo in dotazione per lavoro. La condotta costituisce furto (Cass. pen. n. 37419/2021).

Dalla parte della vittima

  • Furto con destrezza in un supermercato
    Maria subisce il furto del portafoglio mentre fa la spesa. Questo configura furto aggravato per destrezza (Cass. pen. n. 2236/2022).
  • Sottrazione di documenti personali
    Luisa subisce il furto della borsa con documenti personali. Il danno, non di lieve entità, non consente l’attenuante del danno lieve (Cass. pen. n. 37795/2021).
  • Beni apparentemente abbandonati
    Alessandro si appropria di tubature lasciate in un terreno. Non essendoci volontà esplicita di abbandono da parte del proprietario, la condotta è considerata furto (Cass. pen. n. 3910/2020).

5. Massime della Cassazione sul reato di Furto

  • “Il furto di energia elettrica in utenza domestica, se protratto nel tempo, non può beneficiare dell’attenuante del danno di speciale tenuità.”
    Spiegazione: Il prelievo continuo aggrava il reato e lo rende non qualificabile come di lieve entità (Cass. pen. n. 9963/2022).
  • “Il furto con destrezza prevede accorgimenti atti a superare la vigilanza della vittima.”
    Spiegazione: Sottrarre un oggetto con astuzia configura un’aggravante (Cass. pen. n. 2236/2022).
  • “Il fine di profitto del furto può consistere anche in una soddisfazione personale non economica.”
    Spiegazione: Anche un furto per vendetta costituisce reato (Cass. pen. n. 4144/2021).
  • “Il furto di documenti personali comporta danni rilevanti che escludono l’attenuante del danno lieve.”
    Spiegazione: La sostituzione dei documenti sottratti causa disagi significativi (Cass. pen. n. 37795/2021).
  • “L’appropriazione di beni aziendali, senza autorizzazione, configura furto.”
    Spiegazione: Utilizzare beni aziendali per scopi personali senza diritto è punibile (Cass. pen. n. 37419/2021).

6. Conclusioni sull’art. 624 c.p.

Il reato di furto, anche nelle sue forme più comuni, può avere conseguenze legali rilevanti, sia per l’autore che per la vittima. Comprendere le normative e le interpretazioni giurisprudenziali è fondamentale per tutelare i propri diritti.

Per ricevere assistenza legale personalizzata, visita la sezione Contatti del sito e prenota una consulenza.