Indagato, imputato e condannato: cosa significano davvero e cosa fare se sei coinvolto

1. Indagato, imputato e condannato non significano la stessa cosa.

Se sei coinvolto in una vicenda penale, la prima distinzione fondamentale da fare è tra lo status di Indagato, Imputato e Condannato. Questi termini non sono sinonimi, ma rappresentano tre fasi giuridiche distinte del procedimento penale, ognuna delle quali attiva diritti, doveri e rischi processuali diversi. Comprendere in quale di queste fasi ti trovi è la base assoluta per impostare una strategia difensiva efficace. Il passaggio da uno status all’altro non è casuale, ma è determinato da atti formali e solenni dell’Autorità Giudiziaria.


2. Chi è l’indagato (persona sottoposta alle indagini preliminari)?

L’Indagato (o persona sottoposta alle indagini preliminari) è la persona contro la quale il Pubblico Ministero (P.M.) sta svolgendo gli accertamenti, dopo che il suo nome è stato iscritto nel registro delle notizie di reato (il cosiddetto registro degli indagati). L’iscrizione avviene quando una notizia di reato giunge alla Procura e si ritiene che un fatto preciso possa, in ipotesi, costituire un reato.

Questa qualifica dura per tutta la fase delle Indagini Preliminari ed è caratterizzata dal segreto investigativo. Lo status si conclude solo attraverso due atti formali distinti:

  • La richiesta di Archiviazione del procedimento per assenza di prove o responsabilità;
  • L’Esercizio dell’Azione Penale (quando il P.M. decide di esercitare l’accusa, trasformando l’indagato in Imputato).

3. Chi è l’imputato?

L’Imputato è la persona alla quale viene formalmente attribuito un reato in seguito all’esercizio dell’azione penale. Acquisire la qualità di imputato significa entrare nella fase processuale vera e propria, superando quella delle indagini preliminari.

Ai sensi dell’Articolo 60 del Codice di Procedura Penale, si acquista la qualità di imputato quando il Pubblico Ministero (P.M.) compie uno dei seguenti atti solenni che attivano il giudizio:

  • Richiesta di Rinvio a Giudizio (che porta all’Udienza Preliminare).
  • Richiesta di Giudizio Immediato o Giudizio Direttissimo.
  • Citazione Diretta a Giudizio (per reati meno gravi).
  • Richiesta di Decreto Penale di Condanna o di Applicazione della Pena (Patteggiamento).

A differenza dell’Indagato – che è solo sospettato – l’Imputato è colui contro cui è stata esercitata ufficialmente l’azione penale. Questa qualifica si mantiene per tutta la durata del procedimento penale, inclusi i successivi gradi di giudizio (Appello e Cassazione), fino a quando la sentenza non diventa definitiva (passa in giudicato). L’imputato si trova ufficialmente sotto processo e necessita di una difesa preparata e competente per far valere tutte le garanzie legali.


4. Chi è il condannato?

Il Condannato è la persona nei cui confronti è stata pronunciata una sentenza di condanna divenuta irrevocabile, ossia non più impugnabile (salvo il rarissimo caso della revisione).

Questo status si acquisisce al momento del “passaggio in giudicato” della sentenza, che avviene quando:

  • Non è previsto alcun mezzo di impugnazione ordinaria (Appello, Cassazione).
  • È decorso inutilmente il termine per impugnare.
  • Il ricorso proposto è stato dichiarato inammissibile o è stato rigettato dalla Corte di Cassazione.

La persona conserva la qualità di imputato e gode della presunzione di non colpevolezza fino a quando la sentenza non è definitiva. Solo con la pronuncia irrevocabile si può parlare a tutti gli effetti di condanna penale, con le conseguenze che ne derivano: esecuzione di pene detentive o pecuniarie, iscrizione nel casellario giudiziale, e l’attivazione di effetti pregiudizievoli (come la recidiva o interdizioni). Per questo è fondamentale essere difesi da un avvocato penalista fin dall’inizio del procedimento: un errore nelle prime fasi può avere conseguenze definitive e irreversibili anche a distanza di anni.


5. Esempi di casi reali sulla differenza tra indagato, imputato e condannato.

Per consolidare la comprensione del percorso processuale, questi esempi ripercorrono la transizione formale tra lo status di Indagato (fase di segreto), Imputato (fase processuale) e Condannato (sentenza irrevocabile). Tali casi illustrano come atti solenni del Pubblico Ministero e del Giudice (come l’iscrizione nel registro o la richiesta di rinvio a giudizio) definiscano il mutamento di status e attivino i diversi diritti e doveri di difesa.

Esempio di indagato.

Giuseppe, 38 anni, viene fermato in macchina dai Carabinieri. Durante un controllo, gli trovano due involucri nascosti nel vano portaoggetti, contenenti cocaina per un peso totale di circa 5 grammi. Giuseppe afferma che la droga è per uso personale, ma i militari segnalano che portava con sé anche un bilancino di precisione e denaro contante in piccoli tagli.

Due giorni dopo, il suo nome viene iscritto nel registro degli indagati per il reato di detenzione ai fini di spaccio (art. 73 DPR 309/1990). Inizia così la fase delle indagini preliminari: la Procura della Repubblica delega la Polizia Giudiziaria a fare accertamenti sul traffico telefonico, a eseguire una perquisizione domiciliare e ad analizzare la sostanza.

A questo punto Giuseppe è solo indagato, cioè sottoposto ad indagini preliminari. Non è ancora imputato e non è detto che lo diventerà. Se dalle indagini preliminari emergerà che la droga era effettivamente per uso personale, il Pubblico Ministero potrebbe chiedere l’archiviazione.

Esempio di imputato.

Carmelo, 45 anni, titolare di un piccolo bar, viene sorpreso dalla Guardia di Finanza a vendere pacchetti di sigarette di contrabbando, privi del contrassegno dei Monopoli di Stato. In sede di interrogatorio nega l’accusa, ma nel magazzino del bar vengono rinvenuti altri 80 pacchetti nascosti sotto un bancale.

Dopo aver concluso le indagini, il Pubblico Ministero non chiede l’archiviazione, ma presenta una richiesta di citazione diretta a giudizio per il reato di contrabbando (art. 291 bis T.U.L.D.).

Nel momento in cui il giudice accoglie quella richiesta, Carmelo diventa ufficialmente imputato. Da quel momento il processo inizia e la sua posizione verrà valutata da un giudice in dibattimento.

Esempio di condannato.

Antonio, 36 anni, viene arrestato in flagranza mentre cede cocaina a un cliente nei pressi di una discoteca. Dopo il fermo, si celebra il giudizio direttissimo e viene condannato in primo grado alla pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione per spaccio di stupefacenti (art. 73 d.P.R. 309/1990).

Il suo avvocato propone appello, ma la Corte d’Appello conferma integralmente la sentenza. Viene quindi presentato ricorso per Cassazione, ma anche questo viene rigettato.

A partire dal giorno del deposito della sentenza della Cassazione, la condanna diventa irrevocabile. Da quel momento, Antonio non è più un imputato, ma un condannato in via definitiva: la pena può essere eseguita (salvo sospensione o misure alternative), la condanna risulta iscritta nel casellario giudiziale, e si producono tutti gli effetti giuridici della condanna penale.


6. Cosa fare se rivesti una di queste tre qualità.

Sia che tu sia Indagato, Imputato o Condannato, la gestione del procedimento penale richiede una competenza legale specialistica in tutte le fasi, da quella preventiva a quella esecutiva.

Il Tuo StatusL’Obiettivo ImmediatoL’Azione Strategica del Difensore
IndagatoDifesa Preventiva. Evitare che l’accusa si formalizzi o ottenere l’archiviazione.Presentare l’Istanza ex Art. 335 c.p.p., raccogliere prove a discarico, presentare memorie difensive e gestire l’interrogatorio.
ImputatoDifesa nel Merito. Ottenere l’assoluzione, o la condanna con il minor pregiudizio.Valutare l’accesso ai Riti Alternativi (Patteggiamento o Giudizio Abbreviato), strutturare il dibattimento e la prova testimoniale.
CondannatoDifesa Esecutiva. Evitare la detenzione in carcere o ottenerne la riduzione.Presentare ricorsi, istanze al Tribunale di Sorveglianza per ottenere Misure Alternative alla Detenzione (es. affidamento in prova).

In ogni fase, la tempestività è l’elemento cruciale. Affidarsi subito a un avvocato penalista esperto ti garantisce il pieno esercizio dei tuoi diritti e la possibilità di trasformare un rischio in una strategia difensiva concreta.

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