Reato di Circonvenzione di persone incapaci (articolo 643 codice penale)

1. Introduzione al reato di Circonvenzione di persone incapaci

La circonvenzione di persone incapaci, regolata dall’articolo 643 del Codice Penale, è inserita nel Libro II, Titolo XIII, Capo I, Sezione I, dedicata ai delitti contro il patrimonio mediante frode. Questo reato tutela il patrimonio di persone in condizioni di vulnerabilità, come coloro affetti da infermità mentale o deficienza psichica, contro chi approfitta della loro incapacità per indurle a compiere atti a loro danno.

Se sei coinvolto in un caso di circonvenzione di incapaci, sia come presunto autore sia come persona offesa, è cruciale comprendere le implicazioni legali e i possibili sviluppi del procedimento penale. Una consulenza legale qualificata può fare la differenza, permettendoti di tutelare i tuoi diritti e affrontare la situazione con maggiore consapevolezza.

Non rimandare: visita subito la pagina Contatti per ottenere assistenza personalizzata e un’analisi dettagliata del tuo caso.

2. Testo dell’articolo 643 codice penale: condotte punite e pene previste

Chiunque, per procurare a sé o ad altri un profitto, abusando dei bisogni, delle passioni o dell’inesperienza di una persona minore, ovvero abusando dello stato d’infermità o deficienza psichica di una persona, anche se non interdetta o inabilitata, la induce a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lei o per altri dannoso, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 206 a euro 2.065.

3. Note procedurali dell’articolo 643 codice penale

  • Arresto: È facoltativo in flagranza, come previsto dall’articolo 381 del Codice di Procedura Penale. Ciò significa che l’arresto può essere eseguito solo se il reato è colto nell’atto di compiersi, ma non è obbligatorio.
  • Fermo di indiziato di delitto: Non è consentito. Questo strumento, previsto per reati gravi o particolarmente urgenti, non si applica al caso previsto dall’articolo 643.
  • Misure cautelari personali: Sono consentite, in base agli articoli 280 e 287 del Codice di Procedura Penale. L’applicazione di queste misure dipende dalla gravità del caso e dalla sussistenza dei presupposti previsti dalla legge.
  • Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni: Sono consentite come mezzo di ricerca della prova, ai sensi dell’articolo 266 del Codice di Procedura Penale. Possono essere disposte per raccogliere elementi utili all’accertamento del reato.
  • Autorità giudiziaria competente: Il procedimento è di competenza del Tribunale monocratico, come stabilito dall’articolo 33-ter del Codice di Procedura Penale.
  • Procedibilità: È d’ufficio, come indicato dall’articolo 50 del Codice di Procedura Penale. Non è necessaria una querela per avviare il procedimento.
  • Udienza preliminare: È prevista, secondo gli articoli 416 e 418 del Codice di Procedura Penale. Durante questa fase si decide se rinviare a giudizio l’imputato.
  • Termini custodiali: Sono brevi, come disciplinato dall’articolo 303 del Codice di Procedura Penale, in considerazione della pena edittale prevista per il reato.
  • Bene tutelato: Il reato tutela la libertà del consenso delle persone vulnerabili.
  • Tipologia di reato: È un reato comune, quindi può essere commesso da chiunque, senza requisiti particolari del soggetto attivo.
  • Forma di esecuzione: Il reato si realizza in forma vincolata, ossia mediante l’abuso dei bisogni, delle passioni o dell’inesperienza della vittima, oppure dello stato di infermità o deficienza psichica.
  • Svolgimento che lo perfeziona: Si configura come reato di evento, ossia è necessario che si verifichi un danno giuridico alla vittima o a terzi.
  • Natura: È un reato istantaneo, quindi si consuma nel momento in cui si realizza l’atto dannoso.
  • Prescrizione: Il termine di prescrizione è di 6 anni, come previsto dal Codice Penale per reati puniti con una pena massima entro questo limite.
  • Elemento psicologico: Richiede il dolo specifico, ovvero l’intenzione di procurare un profitto a sé o ad altri mediante l’abuso delle condizioni della vittima.
  • Tentativo: È configurabile, secondo l’orientamento giurisprudenziale prevalente. Ciò significa che il reato può essere perseguito anche se non si è consumato, purché sia stato iniziato un comportamento idoneo a realizzarlo.
  • Declaratoria di non punibilità per tenuità del fatto: È astrattamente possibile, ma può essere esclusa in presenza di una condizione di minorata difesa della vittima.
  • Messa alla prova: Non è concedibile, ai sensi dell’articolo 168-bis del Codice Penale.

4. Esempi pratici del reato di Circonvenzione di persone incapaci

Presunto autore del reato

  • Mario e la falsa promessa di assistenza
  • Mario, un uomo di mezza età, conosce Carla, un’anziana signora con un lieve decadimento cognitivo. Approfittando della sua solitudine e della difficoltà nel gestire il patrimonio, Mario la convince a firmare un contratto per la vendita di un terreno, promettendo di occuparsi della gestione dei proventi a suo beneficio. In realtà, Mario intende trattenere i soldi per sé. Questo comportamento costituisce circonvenzione di incapaci, poiché si basa sull’abuso della condizione di vulnerabilità della vittima.
  • Giulia e il testamento manipolato

Giulia, un’infermiera, si avvicina a Pietro, un uomo con una grave depressione a seguito della perdita della moglie. Nel corso di settimane, lo persuade a modificare il testamento a suo favore, approfittando della sua fragilità emotiva. Al momento della pubblicazione del testamento, emerge che l’atto è stato indotto da Giulia, configurando il reato di circonvenzione di incapaci.

  • Luca e l’acquisto forzato

Luca, gestore di un negozio, nota che Davide, un ragazzo con una lieve disabilità intellettiva, entra spesso in negozio con del denaro. Sfruttando la sua incapacità di comprendere il valore delle cose, Luca lo convince a comprare un computer a un prezzo sproporzionato rispetto al suo reale valore, promettendogli regali futuri. Questo atto configura circonvenzione di incapaci.

Persona offesa dal reato

  • Anna e la donazione ingannevole
    Anna, una donna di 75 anni con iniziali sintomi di Alzheimer, viene avvicinata da Franco, un conoscente che la convince a donargli una somma significativa, promettendo di prendersi cura di lei. Anna, incapace di valutare le conseguenze dell’atto, si ritrova senza i suoi risparmi e priva del supporto promesso.
  • Giovanni e il prestito fraudolento
    Giovanni, un pensionato con difficoltà cognitive, viene indotto da Paolo, un vicino di casa, a concedergli un prestito con la promessa di restituirlo con interessi. In realtà, Paolo non ha mai avuto intenzione di rimborsare la somma, sfruttando la fiducia e la condizione di vulnerabilità di Giovanni.
  • Lucia e il contratto di compravendita
    Lucia, una giovane donna con un disturbo psicologico, firma un contratto di vendita del suo appartamento dopo essere stata manipolata da un agente immobiliare che le fa credere che l’operazione sia necessaria per evitare problemi legali inesistenti. In seguito, Lucia si accorge del danno subito ma non riesce a recuperare il bene.

In casi complessi come questi, è fondamentale rivolgersi a un avvocato penalista esperto per valutare le possibilità di tutela legale e agire tempestivamente. Per ricevere supporto, visita la pagina Contatti del sito.

5. Massime della Cassazione, con spiegazione, sul reato di Circonvenzione di persone incapaci

Massima 1

“Il delitto di circonvenzione di incapace non postula che la vittima versi in stato di incapacità di intendere e di volere, essendo sufficiente che sia affetta da infermità psichica o da deficienza psichica, ovvero da un’alterazione dello stato psichico che, sebbene meno grave dell’incapacità, risulti idoneo a porlo in uno stato di minorata capacità intellettiva, volitiva od affettiva, che ne affievolisca le capacità critiche.”

(Cass. pen. n. 23283/2023)

Spiegazione:

Non è necessario che la vittima sia totalmente incapace di intendere e di volere. È sufficiente che presenti una condizione psichica alterata, anche non grave, che la renda vulnerabile a manipolazioni o abusi.

Massima 2

“Ai fini della configurabilità del delitto di circonvenzione di persona incapace, di cui all’art. 643 cod. pen., è necessario il dolo specifico di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, di carattere non necessariamente patrimoniale, ed è sufficiente che si ingeneri un pericolo di pregiudizio per il soggetto passivo, trattandosi di reato di pericolo.”

(Cass. pen. n. 20677/2022)

Spiegazione:

Il reato si configura anche se il profitto ottenuto non è economico, purché ci sia un intento specifico di approfittare della vittima e il rischio di causarle un danno reale o potenziale.

Massima 3

“Il delitto di circonvenzione d’incapace si consuma all’atto dell’apprensione, eventualmente successivo all’induzione.”

(Cass. pen. n. 34912/2021)

Spiegazione:

Il reato si perfeziona nel momento in cui l’autore ottiene concretamente il vantaggio, ad esempio al momento della firma di un contratto o della donazione da parte della vittima.

Massima 4

“In tema di circonvenzione di incapace, la condotta di induzione, che costituisce elemento essenziale della fattispecie criminosa, può concretizzarsi anche attraverso comportamenti che implicano il ricorso a forme di violenza morale, estrinsecantisi in atti di intimidazione del soggetto passivo idonei a ridurne od eliminarne la capacità di autodeterminarsi.”

(Cass. pen. n. 18997/2021)

Spiegazione:

La circonvenzione può avvenire anche con pressioni psicologiche o intimidazioni, senza ricorrere a violenza fisica, influenzando così la capacità della vittima di prendere decisioni in modo autonomo.

Massima 5

“Ai fini della configurabilità del delitto di circonvenzione di persone incapaci, è necessario, da un lato, che il depauperamento patrimoniale della vittima sia effettivo e, dall’altro, che il profitto realizzato dall’agente sia caratterizzato da ingiustizia.”

(Cass. pen. n. 22481/2021)

Spiegazione:

Il reato richiede che la vittima subisca una perdita reale del proprio patrimonio e che il vantaggio ottenuto dall’autore sia ottenuto in modo illegittimo, sfruttando la condizione di vulnerabilità.

Massima 6

“In tema di circonvenzione di incapaci, quando il soggetto passivo sia stato indotto alla redazione di un testamento olografo, il reato si consuma con la pubblicazione dello stesso, verificandosi in tale momento la situazione di pericolo determinata dall’induzione.”

(Cass. pen. n. 10165/2021)

Spiegazione:

Se la circonvenzione riguarda un testamento, il reato si perfeziona al momento della pubblicazione, quando il documento comincia a produrre i suoi effetti, creando un rischio concreto per i diritti della vittima o dei suoi eredi.

Massima 7

“In tema di circonvenzione di persone incapaci, ai fini della sussistenza dell’elemento dell’induzione, non è necessario che la proposta al compimento dell’atto provenga dall’agente ma è sufficiente che questi abbia rafforzato, profittando delle minorate capacità psichiche del soggetto passivo, una decisione pregiudizievole dal medesimo già adottata.”

(Cass. pen. n. 29641/2020)

Spiegazione:

L’autore del reato può limitarsi a influenzare una decisione già presa dalla vittima, sfruttando la sua condizione di vulnerabilità, senza dover necessariamente proporre un nuovo atto.

Affrontare un caso di circonvenzione di incapaci richiede un’analisi attenta delle circostanze e una consulenza legale qualificata. Per ricevere supporto o approfondire il tuo caso, visita la pagina Contatti del sito.

6. Conclusioni sul reato di Circonvenzione di persone incapaci

La circonvenzione di incapaci è un reato complesso che si realizza quando una persona approfitta della vulnerabilità psichica o emotiva di un soggetto per ottenere un vantaggio ingiusto, spesso a danno del patrimonio della vittima. Non è necessario che la vittima sia totalmente incapace di intendere e di volere: è sufficiente una condizione di minorata capacità psichica che la renda suscettibile di manipolazione.

Il reato può verificarsi in diverse forme, come pressioni psicologiche, induzione a compiere atti pregiudizievoli, o anche attraverso la pubblicazione di un testamento o la firma di contratti dannosi. La legge tutela in modo rigoroso i diritti delle vittime, ma è fondamentale agire tempestivamente per far valere le proprie ragioni.

Se sei coinvolto in un caso di circonvenzione di incapaci, sia come presunto autore sia come persona offesa, è essenziale richiedere una consulenza legale esperta per comprendere i tuoi diritti e definire la migliore strategia di difesa o tutela. Per approfondire il tuo caso e ricevere supporto, visita la pagina Contatti del sito.