Reato di Lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, nonché a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali – Articolo 583-quater codice penale

1. Cos’è il reato di Lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, nonché a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.

Il reato di Lesioni personali aggravate (Art. 583-quater codice penale) è una fattispecie autonoma che eleva la tutela dell’incolumità individuale per soggetti che svolgono un servizio essenziale per la collettività o per lo Stato. La norma punisce chi cagiona lesioni a:

  1. Ufficiali/Agenti di polizia giudiziaria o pubblica sicurezza (nell’atto o a causa delle loro funzioni);
  2. Personale Sanitario o Socio-Sanitario (inclusi gli ausiliari, nell’esercizio delle loro funzioni).

Questo delitto è caratterizzato da una pena base elevata (reclusione da due a cinque anni) che muta drasticamente la procedibilità. La sua ratio è sanzionare l’offesa all’autorità pubblica o al servizio, con particolare attenzione agli episodi di violenza in luoghi ad alto rischio come le manifestazioni sportive o gli ambienti sanitari. L’aggravamento sanzionatorio si applica anche in caso di lesioni lievi o lievissime.


2. Testo dell’articolo 583-quater codice penale: condotte punite e pene previste.

Per comprendere la severità e la struttura della norma, è fondamentale analizzare come l’Articolo 583-quater del Codice Penale sanzioni le lesioni cagionate a soggetti in una posizione di massima tutela (Forze dell’Ordine e Personale Sanitario). La legge stabilisce una pena base elevata (reclusione da due a cinque anni) che muta drasticamente la procedibilità. Crucialmente, in caso di Lesioni Gravi o Gravissime, le sanzioni vengono innalzate fino a dieci o sedici anni, riflettendo l’offesa all’autorità pubblica o al servizio.

Nell’ipotesi di lesioni personali cagionate a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni, si applica la reclusione da due a cinque anni. In caso di lesioni gravi o gravissime, la pena è, rispettivamente, della reclusione da quattro a dieci anni e da otto a sedici anni.

Nell’ipotesi di lesioni cagionate al personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonché a chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni e servizi di sicurezza complementare in conformità alla legislazione vigente, nell’esercizio o a causa di tali attività, si applica la reclusione da due a cinque anni. In caso di lesioni personali gravi o gravissime si applicano le pene dì cui al comma primo, secondo periodo.

Le disposizioni del primo comma si applicano anche se uno dei fatti ivi indicati è commesso in occasione di manifestazioni sportive nei confronti degli arbitri o degli altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica delle stesse.


3. Note procedurali dell’articolo 583-quater codice penale: arresto, misure cautelari, prescrizione…

Dal punto di vista processuale, il reato di Lesioni aggravate a pubblico ufficiale o sanitario (Art. 583-quater c.p.) innesca un regime di severità a tutela di soggetti che svolgono funzioni essenziali. È fondamentale conoscere che il reato è sempre procedibile d’ufficio, e la disciplina cautelare è rigorosa, ammettendo il fermo e le misure cautelari personali, con la competenza che varia (Monocratico vs. Collegiale) in base alla gravità della lesione cagionata alla vittima.

  • Arresto in Flagranza: L’arresto è facoltativo in flagranza (Art. 381 c.p.p.). Attenzione: in caso di lesioni gravi o gravissime, la pena elevata rende l’arresto un’ipotesi molto probabile, sebbene non sia formalmente obbligatorio.
  • Fermo di Indiziato di Delitto: Il fermo è consentito (Art. 384 c.p.p.), ma non si applica alle lesioni che non sono gravi (comma 2, quando la lesione è semplice), a causa del limite edittale.
  • Misure Cautelari Personali: Le misure restrittive della libertà personale sono pienamente consentite (Artt. 280 e 287 c.p.p.). L’applicazione di tali misure è molto probabile, soprattutto per la tutela delle vittime qualificate.
  • Intercettazioni: Le intercettazioni di conversazioni o comunicazioni sono consentite come mezzo di ricerca della prova (Art. 266 c.p.p.), ma non sono ammesse nei casi di lesione non grave a personale sanitario (comma 2), a causa della pena contenuta.
  • Autorità Giudiziaria Competente (Variazione Cruciale): La competenza varia in base al grado di lesione: a) Tribunale Monocratico: Competente per l’ipotesi di lesioni semplici o di lesioni gravi (comma 1 e 2) (Art. 33-ter c.p.p.); b) Tribunale Collegiale: Competente per l’ipotesi di lesioni gravissime (comma 2) (Art. 33-bis c.p.p.), data la pena massima elevata (fino a 16 anni).
  • Procedibilità e Giudizio: Il reato è sempre perseguibile d’ufficio (Art. 50 c.p.p.), dato che la norma mira a proteggere un interesse pubblico o una funzione essenziale. L’Udienza preliminare è prevista (Artt. 416, 418 c.p.p.).
  • Natura del Reato: Il reato tutela la vita e la sicurezza umane (incolumità). Sebbene il titolo lo definisca come circostanza aggravante dell’Art. 582 c.p., la giurisprudenza lo tratta spesso come delitto autonomo per quanto riguarda la procedibilità.
  • Prescrizione: I termini variano drasticamente in base alla gravità: 6 anni per le lesioni semplici; 10 anni per l’ipotesi di lesioni gravi; 16 anni per l’ipotesi di lesioni gravissime.
  • Elemento Psicologico e Tentativo: Richiesto il dolo generico (la volontà di cagionare la lesione). Il Tentativo è configurabile (come per l’Art. 582 c.p.).
  • Benefici e Limiti: La Declaratoria di non punibilità per tenuità del fatto è possibile per le lesioni semplici a personale sanitario ecc. La Messa alla prova (Art. 168-bis c.p.) è possibile, a meno che la pena applicabile superi i limiti di legge, il che dipende dal fatto che sia interpretato come aggravante o delitto autonomo.

4. Esempi di casi reali del reato di Lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, nonché a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.

Per comprendere il rigore con cui la legge tutela i funzionari e il personale sanitario, è fondamentale analizzare casi reali che chiariscono il cruciale requisito del nesso funzionale (lesione cagionata nell’atto o a causa della funzione). Questi esempi illustrano come la giurisprudenza valuti l’aggravante e l’elevata pena sanzionatoria per gli attacchi diretti contro l’autorità pubblica o l’assistenza sanitaria.

Esempi dal punto di vista del presunto autore.

Lesioni a pubblico ufficiale in manifestazione sportiva. Durante tafferugli allo stadio, un tifoso (Luca) lancia una bottiglia che colpisce un agente di polizia in servizio d’ordine pubblico, causandogli una lesione grave (prognosi 45 giorni). La difesa deve contestare l’elemento psicologico (il dolo) o la colpa nel lancio dell’oggetto (poiché le lesioni sono aggravate dal contesto). Se l’aggressione non era diretta, si può tentare la derubricazione a lesioni colpose, sebbene l’aggravante specifica sia difficile da escludere, dato che il fatto è avvenuto nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni.

Lesioni a personale sanitario (aggravante funzionale). Un paziente (Giovanni), frustrato per i lunghi tempi di attesa, aggredisce e causa una lesione semplice (prognosi 10 giorni) a un infermiere (Paolo) in un pronto soccorso. Nonostante le lesioni siano lievi, l’aggravante del comma 2 scatta automaticamente perché l’attacco è avvenuto nell’esercizio o a causa delle funzioni sanitarie. La pena è elevata (da 2 a 5 anni), e la difesa deve concentrarsi sulla motivazione (che non fosse legato alla funzione, ma ad un alterco puramente personale) per tentare di far cadere l’aggravante.

Aggressione a agente fuori servizio (contestare l’adempimento). Un vigile urbano (Roberto), finito il turno, riprende un cittadino (Marco) per aver gettato una sigaretta a terra, degenerando in aggressione. La difesa deve dimostrare che l’agente non stava agendo nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni (non era in servizio) per far cadere l’aggravante. Se la funzione pubblica è esclusa, il reato si riduce a lesioni semplici (Art. 582 c.p.) che, se lievi, sono procedibili a querela di parte.

Esempi dal punto di vista della persona offesa.

Lesioni gravi al personale medico (prova della funzione). Un medico (Dr. Rossi) subisce un’aggressione da un paziente. La lesione è grave (frattura con prognosi superiore a 40 giorni). La vittima deve assicurarsi che l’accusa contesti la Lesione Grave (per la durata) e l’aggravante del comma 2, provando che l’aggressione è avvenuta a causa o nell’esercizio della funzione medica per garantire la pena elevata (4-10 anni) e la procedibilità d’ufficio.

Lesioni ad ausiliario sanitario (estensione della tutela). Un addetto alla sicurezza (Fabio), che assiste il personale in ospedale, viene aggredito da un visitatore. La vittima deve dimostrare di rientrare nella categoria di “chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso” per far scattare l’aggravante del comma 2, garantendosi una pena base di 2-5 anni (molto più alta di una lesione semplice).

Lesioni ad arbitro (equiparazione al pubblico ufficiale). Un arbitro (Luca) viene aggredito da uno spettatore durante una partita di calcio amatoriale, subendo lesioni. La vittima deve fare affidamento sul comma 3, che estende la tutela del comma 1 a arbitri e soggetti che assicurano la regolarità tecnica in occasione di manifestazioni sportive. Questo rende l’aggressione un reato grave contro la pubblica sicurezza.


5. Cosa fare se sei coinvolto nel reato di Lesioni personali a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive, nonché a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.

Il reato di Lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale o sanitario (Art. 583-quater c.p.) è un delitto di massima severità che protegge la funzione pubblica (Forze dell’Ordine, personale sanitario, arbitri, ecc.). La pena base è già elevata (2-5 anni) e in caso di lesioni gravissime può raggiungere i sedici anni di reclusione.

La difesa strategica si concentra immediatamente su due fronti:

  1. Contestare il Nesso Funzionale: Dimostrare che le lesioni non sono avvenute nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni, per tentare di derubricare il reato a Lesioni Personali semplici (Art. 582 c.p.) e ridurne drasticamente la pena.
  2. Contestare la Prognosi Medico-Legale: Verificare la correttezza della classificazione del danno (Lesione Semplice, Grave o Gravissima), poiché ogni scaglione di gravità innesca un diverso e più severo regime sanzionatorio e processuale.

Dato che il reato è procedibile d’ufficio e ammette misure cautelari, l’assistenza di un penalista esperto è indispensabile. Per un’analisi immediata e per costruire una strategia di difesa solida contro questa accusa a Siracusa o Catania, contattami per una consulenza riservata visitando la pagina Contatti del sito.