Reato di Usurpazione (articolo 631 codice penale)

1. Introduzione al reato di Usurpazione

Il reato di usurpazione, disciplinato dall’articolo 631 del Codice Penale, rientra nei delitti contro il patrimonio, in particolare nei delitti contro il patrimonio mediante violenza alle cose o alle persone (Libro II, Titolo XIII, Capo I). Si verifica quando qualcuno, per appropriarsi di un immobile altrui, rimuove o altera i confini della proprietà. Questo comportamento è punito con la reclusione fino a tre anni e una multa fino a 206 euro, ma il reato è perseguibile solo su querela della persona offesa.

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2. Testo dell’articolo 631 codice penale: condotte punite e pene previste

Chiunque, per appropriarsi, in tutto o in parte, dell’altrui cosa immobile, ne rimuove o altera i termini è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 206.

3. Note procedurali dell’articolo 631 codice penale

  • Arresto: Non consentito, quindi la polizia giudiziaria non può procedere all’arresto in flagranza del presunto autore del reato di usurpazione.
  • Fermo di indiziato di delitto: Non consentito, pertanto non è possibile applicare questa misura precautelare, anche in presenza di gravi indizi di colpevolezza e pericolo di fuga.
  • Intercettazioni telefoniche e ambientali: Non ammesse come mezzo di ricerca della prova, pertanto non possono essere utilizzate dall’autorità giudiziaria per raccogliere elementi di colpevolezza.
  • Autorità giudiziaria competente: Il Giudice di Pace è competente per la trattazione del reato, salvo che ricorrano aggravanti specifiche. Se è presente l’aggravante prevista dall’art. 4, comma 3, del D.Lgs. n. 274/2000 o l’art. 639-bis c.p., la competenza passa al Tribunale monocratico.
  • Sanzioni in caso di competenza del Giudice di Pace: In questi casi, sono previste pene alternative alla reclusione, ovvero:
  • Multa da 774 a 2.582 euro;
  • Permanenza domiciliare da 20 a 45 giorni;
  • Lavoro di pubblica utilità da 1 a 6 mesi.
  • Procedibilità: Il reato è perseguibile a querela di parte, quindi l’azione penale viene avviata solo su denuncia della persona offesa. Tuttavia, si procede d’ufficio quando ricorrono le circostanze aggravanti di cui all’art. 639-bis c.p..
  • Udienza preliminare: Non è prevista, quindi il procedimento segue il rito immediato davanti al giudice competente.
  • Bene giuridico tutelato: La norma protegge il diritto di proprietà immobiliare.
  • Tipologia di reato: È un reato comune, ossia può essere commesso da chiunque.
  • Modalità di esecuzione: Si configura come reato a forma libera, il che significa che può essere commesso con diverse condotte, purché finalizzate alla rimozione o alterazione dei confini di un immobile.
  • Struttura del reato: È un reato di evento, quindi la condotta deve produrre un risultato concreto, ovvero la modifica della delimitazione della proprietà.
  • Natura del reato: È un reato istantaneo, quindi si perfeziona nel momento in cui si compie l’azione illecita, senza necessità di una protrazione nel tempo.
  • Prescrizione: Il reato di usurpazione si estingue per prescrizione in 6 anni, salvo atti interruttivi che possano prolungare tale termine.
  • Elemento soggettivo: Richiede il dolo specifico, ovvero la volontà di appropriarsi dell’immobile altrui modificandone i confini.
  • Tentativo: La configurabilità del tentativo è controversa, quindi la giurisprudenza non è unanime nel ritenere punibile il tentativo di usurpazione.
  • Non punibilità per tenuità del fatto: Può essere applicata la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, fermo restando che, se il reato è di competenza del Giudice di Pace, si applicano anche gli artt. 34 e 35 del D.Lgs. n. 274/2000.
  • Messa alla prova: Il reato consente l’accesso alla messa alla prova (art. 168-bis c.p.), con possibilità di estinzione del reato in caso di esito positivo. Per i procedimenti davanti al Giudice di Pace, restano ferme le condizioni degli artt. 35 e 54 del D.Lgs. n. 274/2000.

4. Esempi pratici del reato di Usurpazione

Esempi dal punto di vista del presunto autore

  • Rimozione di confini da parte di un inquilino
  • Mario, affittuario di un casale in campagna, decide di ampliare il giardino a suo uso esclusivo rimuovendo il recinto che separa la proprietà che occupa dal terreno confinante, appartenente a un altro proprietario. Il vicino, accorgendosi della modifica, denuncia l’accaduto. Pur non essendo il proprietario dell’immobile, Mario potrebbe essere accusato di usurpazione perché ha alterato i termini di una proprietà altrui.
  • Modifica abusiva di un terreno da parte di un agricoltore

Antonio, coltivatore di un terreno di proprietà della compagna Lucia, decide di spostare i confini della proprietà per inglobare parte del terreno del vicino e poter piantare più alberi da frutto. Il vicino, accorgendosi dell’ampliamento illegittimo, presenta querela. Anche se Antonio non è il proprietario del terreno, il suo comportamento potrebbe configurare il reato di usurpazione, in quanto ha alterato i confini di un bene immobile senza autorizzazione.

  • Lavori abusivi su un fondo confinante

Francesco, proprietario di un terreno agricolo, incarica un operaio di abbattere la recinzione che separa la sua proprietà da un appezzamento adiacente. L’intenzione è quella di rendere il passaggio più agevole per i suoi mezzi agricoli. Quando il proprietario dell’altro terreno scopre la modifica e denuncia l’accaduto, Francesco si trova accusato di usurpazione, poiché ha rimosso un segno di confine senza alcun diritto di farlo.

Esempi dal punto di vista della persona offesa

  • Recinzione abbattuta dal vicino

Giovanni possiede un piccolo appezzamento di terra ereditato dal padre. Un giorno scopre che il suo vicino, Luca, ha rimosso la recinzione di confine per ampliare il proprio terreno. Dopo aver tentato inutilmente di chiedere spiegazioni e il ripristino della recinzione, Giovanni si vede costretto a presentare una querela per usurpazione, poiché la sua proprietà è stata modificata senza il suo consenso.

  • Modifica dei confini da parte di un affittuario

Elisa, proprietaria di una casa con giardino, concede l’immobile in affitto a un inquilino, Roberto. Dopo alcuni mesi, scopre che Roberto ha abbattuto una parte del muro di confine per realizzare un nuovo ingresso carrabile, invadendo un’area di proprietà del comune. Poiché il reato di usurpazione si configura anche quando il confine è alterato da chi ha un titolo di possesso sull’immobile, Elisa sporge querela per tutelare il suo diritto di proprietà.

  • Ampliamento illecito di un terreno agricolo

Pietro, proprietario di un vigneto, si accorge che il vicino, un coltivatore della zona, ha spostato alcuni pali di delimitazione della sua vigna per includere una porzione del terreno di Pietro nella propria coltivazione. Dopo aver chiesto chiarimenti senza successo, Pietro decide di rivolgersi a un avvocato per presentare una querela per usurpazione, in quanto la modifica dei confini è avvenuta senza il suo consenso.

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5. Massime della Cassazione, con spiegazione, sul reato di Usurpazione

L’usurpazione riguarda anche i confini stabiliti dal possessore, non solo dal proprietario

“Il delitto di usurpazione (art. 631 c.p.) sussiste anche qualora la rimozione o l’alterazione riguardi i termini legittimamente apposti al bene immobile non solo dal proprietario del medesimo, ma anche dal suo possessore.”

(Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44028 del 17 settembre 2010)

Spiegazione:

Questa sentenza chiarisce che il reato di usurpazione di immobile si configura non solo quando vengono modificati i confini di una proprietà appartenente al proprietario, ma anche quando il confine è stato stabilito da un possessore legittimo, come un affittuario o un usufruttuario. Ciò significa che anche chi ha un diritto di utilizzo su un immobile può tutelarsi in caso di alterazione dei confini da parte di terzi.

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L’usurpazione può essere commessa anche da chi non trae direttamente vantaggio dal reato

“Il delitto di usurpazione di terreno può essere commesso anche da persona diversa dal proprietario o dal possessore del terreno a favore del quale si verifica l’usurpazione. (Nella fattispecie l’usurpazione era stata commessa dal coltivatore del fondo, convivente con la proprietaria dello stesso, e l’azione penale era stata esercitata unicamente contro detto coltivatore).”

(Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4747 del 21 maggio 1983)

Spiegazione:

Questa decisione della Cassazione stabilisce che chiunque può commettere il reato di usurpazione di terreno, anche se non è il proprietario o il diretto beneficiario della modifica del confine. Ad esempio, un familiare, un lavoratore agricolo o un conoscente può essere ritenuto penalmente responsabile se altera i confini di una proprietà per avvantaggiare qualcun altro.

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6. Conclusioni sul reato di Usurpazione

Il reato di usurpazione di immobile o usurpazione di terreno si configura quando qualcuno altera o rimuove i confini di una proprietà altrui per appropriarsene, anche solo in parte. La Cassazione ha chiarito che questa violazione non riguarda solo i confini stabiliti dal proprietario, ma anche quelli fissati da un possessore legittimo, come un affittuario o un usufruttuario. Inoltre, chiunque può commettere il reato, anche se non trae direttamente beneficio dall’alterazione del confine.

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